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Villa Carmagnola: i giochi son fatti

Faites vos jeux. Les jeux sont faits. Rien ne va plus., così recita il croupier quando non si può fare più alcuna puntata al gioco della roulette: in senso figurato, significa che quello che è stato è stato, non c'è più nulla da fare.
Avevamo parlato della trattativa per l'acquisto di Villa Costa Carmagnola in un Lomellini recente articolo, esprimendo alcune perplessità sulla convenienza.
A un mese di distanza la risposta è nel seguente comunicato del Comune datato 14 aprile:
«Consiglio comunale storico per Santa Margherita Ligure quello discusso ieri sera. Tra le pratiche all'ordine del giorno, infatti, c'era quella relativa all'acquisto di Villa Carmagnola.
L'Amministrazione chiude il cerchio sulla cessione di Villa Lomellini - immobile fatiscente, necessitante di ingenti interventi di riqualificazione, lontano dal centro e il cui utilizzo era di difficile destinazione a causa di un vincolo poi modificato grazie a un iter parlamentare - venduta lo scorso anno per 1 milione e 100 mila euro acquistando dall'Università di Genova per 1 milione e 380 mila euro Villa Carmagnola, stabile in centro città, in buone condizioni, di più ampie dimensioni, con un grande parco confinante con quelli già pubblici del minigolf e del Flauto Magico.
La destinazione d'uso, sia per rispettare il parziale vincolo sulla cessione di Villa Lomellini (i cui proventi dovevano essere destinati a cultura, istruzione e formazione) sia per offrire nuove possibilità ai giovani di Santa Margherita Ligure e di tutto il comprensorio, sarà in parte condivisa con l'Università di Genova la quale organizzerà a Villa Carmagnola corsi, seminari, summer e spring school.
Come in un precedente intervento aveva ricordato l'Assessore Beatrice Tassara, nella discussione di ieri sera si è rivissuto l'iter con cui negli anni '70 l'allora Amministrazione aveva deliberato l'acquisto di Villa Durazzo, ora cuore culturale cittadino, sede di eventi, cerimonie e di corsi di formazione universitari e musicali. Oggi come allora Villa Carmagnola è stata acquistata per offrire nuovi spazi culturali e formativi, per consentire la fruizione del parco a residenti e ospiti e per sottrarla alla speculazione edilizia.
"Per me si tratta di uno dei Consigli comunali più importanti della mia esperienza amministrativa" ha commentato il Vicesindaco Emanuele Cozzio.
"La delibera di ieri sera su Villa Carmagnola è importante almeno per due ragioni - spiega il Sindaco Paolo Donadoni - la prima è che abbiamo incrementato il patrimonio comunale con un bene di grande prestigio, una villa di inizio Ottocento, uno dei primi edifici residenziali costruiti a Santa Margherita Ligure; la seconda perché è l'inizio di una collaborazione con l'Università di Genova, la quale, come previsto dal contratto, per 99 anni si impegnerà a creare contenuti all'interno di questa struttura, attività che porteranno sul nostro territorio nuove possibilità per lo studio, per la formazione, per la cultura, a favore - anzitutto - dei nostri giovani. Ringrazio i Consiglieri comunali, gli Uffici comunali per il lavoro svolto e l'Università di Genova per la collaborazione".
La pratica, poiché la Minoranza non ha partecipato alla discussione ed è uscita dall'aula, è stata votata dalla sola Maggioranza.» Carmagnola

Come riporta la Deliberazione del Consiglio comunale n.17, « La Consigliere Pastine dichiara che i consiglieri di minoranza hanno deciso di non partecipare alla discussione della pratica. La seduta procede alla presenza di 9 Consiglieri: Donadoni, Cozzio, Tassara, Marchesini, Costa, Bosi, Fati, Peruggi, Sturlese.»
La stessa Deliberazione specifica, tra le altre cose, «la proposta di acquisto di cui sopra contempla anche il riconoscimento all'Ateneo di un uso gratuito1 su di una porzione considerevole della Villa [una superficie di circa 300 (trecento) metri quadri] e del parco (incluso foresteria per gg. 60 all'anno) per un periodo di anni 99 (novantanove) per lo svolgimento di seminari, convegni o attività istituzionali della medesima Università atti a valorizzare la collaborazione tra i due Enti» e «il riconoscimento dell'uso gratuito di anni 99 (novantanove) di una porzione pari a circa un terzo dell'immobile consentirà all'Università di Genova di ampliare e meglio qualificare la propria presenza sul territorio usufruendo di un cespite completamente rifunzionalizzato e adeguato a tutte le cogenti normative»; nessun cenno alle spese previste per ristrutturazione, manutenzione e gestione, che pure si presumono impegnative.

L'obiettivo, ambizioso, è dettagliato nell'atto di compravendita: «nell'ambito delle politiche economiche percorribili, "Villa Carmagnola" si profila quale sito privilegiato per promuovere il collegamento tra la comunità accademica e gli stakeholders pubblici e privati del territorio regionale e nazionale, con l'obiettivo di stimolare e favorire lo sviluppo del sistema economico ligure, rafforzando le sinergie con il settore produttivo e sociale locale, nell'ottica di consolidare il legame tra università, imprese e territorio».
… per ora il Comune paga a spese dei cittadini, l'Università risparmia spese considerevoli, le sinergie sono una bella scommessa.


1 La convenzione specifica «che la proposta di acquisto di cui sopra contempla anche il riconoscimento all'Ateneo di un comodato d'uso su di una porzione considerevole della Villa e del parco (incluso foresteria per gg. 60 all'anno) per un periodo di anni 99…»; «che con la medesima proposta il Comune garantisce tutti i lavori di progettazione, adeguamento e riqualificazione del complesso immobiliare, opere funzionali anche alle attività organizzate dall'Ateneo»; «le attività sviluppate da UNIGE potranno funzionalmente e superficialmente estendersi sino a circa un terzo della superficie effettivamente fruibile con assoluta preferenza per il piano terra, il piano nobile e la foresteria».

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