Impariamo a capire e lenire i sintomi psicologici del disagio
Lancette avanti
vai a dormire un po' prima!
lancette indietro
vai a dormire un po' dopo!: ecco il classico suggerimento anti-stress per affrontare
la situazione.
Meglio dirci subito che pochi ragazzi vogliono farlo e poi gli adulti quasi sempre non vi riescono anche volendo, essendo sovraccarichi di lavoro e di impegni.
In verità l'ora legale anche per me è un evento disagevole che ormai provo da molti anni. L'ho vissuto dalla prima volta con spirito solidale a seguito di
quell'informazione statale che nell'immaginario personale sollecita sempre la speranza ad un tornaconto, in termini economici per effetto del risparmio energetico
ed in termini fisici per la maggiore esposizione ai raggi solari.
Col passare degli anni la mia osservazione però si è focalizzata principalmente sul disagio psicologico dovuto ad una forma di sonnolenza pervasiva che si
manifesta in molti individui dal primo giorno dell'anticipo orario e poi diminuisce lentamente nel corso di un mese ed oltre.
Ugualmente ho notato che la mente
percepisce parimenti un forte disagio al rientro in autunno nell'orario solare, per effetto dell'oscurità anticipata. Quindi anche il ritorno all'orario solare
causerebbe un disagio da riadattamento che si protrae ugualmente per circa un mese.
Tali effetti psicologici a livello diagnostico vengono etichettati come frustrazioni della sfera psichica e quindi restringimenti e limitazioni delle normali
funzioni psichiche, che in alcune persone possono comportare gli stessi effetti deleteri dello stress: sonnolenza, insonnia, modifica degli orari abitudinari e
delle preferenze, incapacità di concentrazione, errori da distrazione, dimenticanze, scarso rendimento, stanchezza nella vista, diminuzione della capacità di
attenzione, disorientamento, irritabilità e reazioni disordinate.
I sintomi quindi durano pochi giorni, ma in alcune persone possono durare più di un mese, appunto perché non tutti si stressano alla stessa maniera. Le persone
più colpite dallo stress dell'ora legale sono purtroppo quelle più impegnate nello studio, nel lavoro o nella famiglia, mentre tutti quelli che non hanno impegni
giornalieri di routine provano soltanto disagi insignificanti, avendo la possibilità di alzarsi dal letto al momento di proprio gradimento.
La caratteristica di questa tipologia di "stress" è la somiglianza con la stanchezza che sopravviene per effetto di una forzatura delle modalità dell'impegno
lavorativo, di studio o di sede. Ma si sa che quando si va a misurare lo stress delle persone causato dallo scompenso orario, non si riescono a trovare esattamente
le forzature e i patimenti psicologici.
Ogni persona è un caso a sé e ognuna manifesta idee vaghe e soggettive sui concetti di forzatura e resistenza. I danni da stress spesso diventano
impercettibili da parte dei non esperti e difficilmente risultano osservabili anche da parte degli psicologi; né si può facilmente giungere alla determinazione del
nesso causa-effetto riguardante gli elementi scatenanti lo stress. Nelle persone sono innumerevoli le variabili e le dinamiche psicologiche che nel corso della
giornata accompagnano la produzione di stress, pertanto non è possibile oggettivamente misurarle.
Addirittura è dimostrato che una determinata fonte di stress,
denunciata come tale da una persona, rappresenti invece un elemento di gratificazione e di rilassamento per un'altra.
E' stato notato che alcuni individui sono più resistenti allo stress da "ora legale", mentre altri lo sono in maniera minore, poiché le variabili mentali
personali modificano, accentuano o diminuiscono la percezione e il riconoscimento di una situazione stressante e l'effetto della fonte di disturbo.