Medico di Torino smonta punto per punto le obiezioni
al vaccino anti Covid-19
di Ottavio Davini
Quotidiano Piemontese - 1 gennaio 2021
Ottavio Davini, medico con 40 anni di esperienza, ultimo incarico all'Azienda ospedaliero-universitaria San Giovanni Battista di Torino e autore di alcuni libri
di divulgazione sanitaria ("Nella bolla del virus", Neos Edizioni – "Il prezzo della salute", Nutrimenti Edizioni), ha spiegato in maniera approfondita e
dettagliata perché bisogna fidarsi del vaccino contro il coronavirus Covid-19, smontando punto per punto le obiezioni di chi per varie ragioni teme la campagna di
vaccinazione appena cominciata.
dott. Ottavio Davini
Devo capire. Provo a mettere le idee in fila, per chiarirmele.
Allora, i fatti sono questi: nel febbraio 2020 arriva in Europa (dalla Cina) un virus nuovo, nei confronti del quale nessuno ha difese immunitarie. Ha una
letalità abbastanza bassa, ma è piuttosto contagioso. Quindi si diffonde rapidamente: in Italia, poi in Europa, poi nel Mondo.
I Paesi (tutti, chi più chi meno) adottano l'unica strategia possibile: quella delle chiusure, e si cerca di spiegare ai cittadini che le cose che funzionano
sono 3: lavarsi le mani, indossare la mascherina e stare lontani. Perché una cura non c'è: è normale, per i virus, e questo non fa eccezione.
Cosa c'è di strano?
Purtroppo, niente. Avremmo voluto che non capitasse, ma è capitato. La cosa più probabile è che si tratti di una zoonosi, cioè un virus che è saltato di specie:
da un animale all'uomo.
E già su questa ricostruzione (che è sintetica ma basata su fatti e studi scientifici) si fanno milioni di pippe (il laboratorio di Wuhan, l'esperimento, il
complotto internazionale, Soros, Bill Gates che già lo sapeva e si era organizzato e così via). Qui vale veramente il rasoio di Occam (e il mio virologo di Facebook
faccia lo sforzo di andare su Wikipedia a vedere chi era): se ci sono diverse ipotesi, la più semplice è quella vera, e le altre le taglio via (con il rasoio,
appunto).
Ma non voglio parlare di questo, e neanche dei negazionisti/complottisti, né degli errori fatti – in tutto il mondo – nella gestione della pandemia.
Voglio invece capire perché adesso c'è questa feroce e scomposta opposizione al vaccino.
Dato che continuiamo a ripeterci che, con chi è contrario ai vaccini, non bisogna essere aggressivi, ma che occorre essere pacati, argomentando serenamente e
cercando di spiegare, mi sforzerò di essere educato, ma non sono certo di riuscire nell'intento.
Andiamo per punti.
- Non si sa cosa c'è dentro.
Si sa benissimo (vedere sito AIFA [Agenzia Italiana del Farmaco]), e certamente non ci sono 5G [quinta generazione di telefonia mobile], feti
morti, metalli pesanti e altre cagate del genere: in pratica ci sono particelle di grasso che includono l'mRNA (vedi dopo), colesterolo, sali, saccarosio e acqua. E
basta.
- Non è stato abbastanza sperimentato.
No, è stato sperimentato in tempi molto rapidi, questo sì, perché i Paesi e le istituzioni hanno messo sul tavolo una quantità mai vista di danaro, il che ha
permesso di correre molto, molto più velocemente del solito. Comunque, sono state rispettate le tre fasi dei trial clinici che sono OBBLIGATORIE per qualunque nuovo
farmaco, e che vengono monitorate da FDA [Food and Drug Administration - USA]ed EMA [European Medicines Agency – Europa], coinvolgendo centinaia di
ricercatori. E i dati sono pubblicati e quindi di pubblico dominio. Se qualcosa non vi convince prima leggeteli (ma vi ci vorrà una decina d'anni, perché per
capirli dovrete laurearvi in medicina o in scienze biologiche, e avere studiato a fondo virologia, immunologia, epidemiologia, statistica e qualcos'altro che adesso
non mi viene in mente. E naturalmente dovete capire l'inglese scientifico). Io, per esempio, che ho solo una laurea in Medicina, una specializzazione e quarant'anni
di ospedale, riesco a interpretarli solo a grandi linee (e li trovo convincenti). Quindi mi fido di quello che mi dicono quelli che hanno studiato. E comunque i
soggetti sottoposti al primo dei vaccini somministrati (Pfizer) sono stati oltre ventimila (altri ventimila sono nel braccio di controllo, anche questo lo trovate
su Wikipedia). E la differenza nel rischio di infettarsi è talmente clamorosa che dovrebbe capirla chiunque.
- Il vaccino con l'RNA messaggero può modificare il DNA.
Ecco, questa è proprio una di quelle cose che – se uno avesse fatto le scuole giuste – non potrebbe dire. Non so se oggi è nel programma delle scuole superiori,
ma a Medicina l'ho studiato.
L'mRNA [RiboNucleicAcid messaggero] serve (mi perdonino gli esperti veri per la semplificazione) per trasferire le
informazioni dal DNA e produrre le proteine. Dire che l'mRNA (che tra l'altro ha vita molto breve) può modificare il DNA è come dire che se ho un dado di carne per
il brodo posso farmi la mucca in casa.
- E' pericoloso.
Questa è un'obiezione con un minimo di senso. Qualunque sostanza introdotta nel nostro organismo può scatenare imprevedibili effetti. Basta leggere il
bugiardino di una cosa qualunque che avete in casa, anche la tachipirina. I vaccini sono – tra queste sostanze – tra le più sicure. I vaccini correntemente in uso
hanno effetti molto severi (fino alla morte) nell'ordine – quando va male – di qualche unità per milione di somministrazioni. Il tema, come per qualunque farmaco, è
il rapporto tra rischio ipotetico e beneficio certo: la copertura dei vaccini per la Covid-19 è superiore al 90%. C'è un abisso tra il beneficio (enorme) e il
rischio (remotissimo).
- Ma io ho paura.
Come sopra: ragionevole. Io non ce l'avrei, perché vaccinarsi è pericoloso più o meno come attraversare la strada, ma capisco. E, tanto per chiarire, è
possibile, anzi probabile che nei prossimi mesi ogni tanto comparirà sui giornali la notizia di qualcuno che se l'è vista brutta. Consiglio: verificate la notizia
(non si sa mai) e mettetelo comunque in conto. Il rischio zero non esiste, nella vita, per nessuna attività. Ma quello per vaccino è basso, bassissimo. E per il
resto vale quanto sopra.
- No, va be', ma non ci dicono la verità, non mi fido degli scienziati, sono tutti al soldo di Big Pharma.
E' come dire che non mi fido degli ingegneri aeronautici che progettano l'aereo su cui voliamo perché sono al soldo della Boeing o della Airbus. Segnalo – en
passant – che la nostra conoscenza delle leggi della fisica che consentono il volo è uguale a quella che abbiamo dei meccanismi immunitari. Ma l'aereo lo prendono
alcuni miliardi di persone ogni anno (pochissimi con la laurea in fisica, immagino).
- Ah, ma io aspetto, lasciamo che si vaccinino gli altri, non si sa nulla degli effetti a lungo termine.
Non è vero, quelli li conosciamo: gli effetti a lungo termine delle vaccinazioni del secolo scorso sono stati la scomparsa del Vaiolo (eradicato nel 1980), e il
contenimento ai minimi termini di almeno altre sette-otto malattie contagiose che facevano morti e invalidi a MILIONI (poliomielite, morbillo, difterite, rosolia,
parotite, pertosse, tetano, epatite B, etc.). Anche qui basta Wikipedia (ci sarebbero anche i siti OMS [Organizzazione Mondiale della Sanità] e ISS
[Istituto Superiore di Sanità], ma capisco che possano apparire anche loro al soldo di qualcuno), ma se vi informate su Byoblu mi spiace dirvelo, sono
proprio fatti vostri. Infatti, l'altro effetto a lungo termine si chiama selezione darwiniana: chi non si vaccina ha meno probabilità di avere figli (e non voglio
spiegare perché, dato che è cinico e politicamente scorretto).
- 8. Ma sui siti AIFA ed EMA ci sono un sacco di dubbi.
Benvenuti nel modo reale della scienza. Quando leggete che "i dati sono insufficienti" vuol dire che non si dispone ancora di un volume di dati che consenta
affermazioni categoriche, cosa che abbiamo visto in passato e che vedremo in futuro: funziona così, quando si fanno le cose seriamente e non si urla "il plasma",
"la clorochina", perché te l'hanno detto su FB [facebook]. Quindi è ovvio che non si conoscano ancora gli effetti, per esempio, su gravidanza e
allattamento, semplicemente perché non c'è ancora una casistica sufficientemente ampia per trarre conclusioni definitive, ma gli studi proseguono e presto avremo
risposte anche a queste domande. Così come non possiamo sapere con certezza (anche se i dati preliminari sono incoraggianti) quanto durerà la protezione: è ovvio
che per saperlo deve trascorrere del tempo.
- Ah, ma i vaccini fanno venire l'autismo.
AAAAARGHHH! BASTA! E' una bufala spaventosa, smentita da decenni, la vogliamo smettere! E se qualcuno mi tira fuori qualche correlazione (crescita
vaccini-crescita casi autismo) provo educatamente a segnalare che CORRELAZIONE NON SIGNIFICA CAUSALITA' (e se non capite il concetto non c'è speranza per voi e i
vostri discendenti). Perché, se proprio ci tenete, vi faccio vedere un bel grafico che dimostra un'altra correlazione: quello tra autismo e aumento del consumo dei
famosi cibi "bio".
- Ah, ma fanno finta di iniettare il vaccino, in realtà è solo acqua distillata.
Eh, certo: milioni di medici e infermieri si stanno facendo iniettare in tutto il mondo acqua distillata. Milioni di coglioni, che tra qualche settimana
lavoreranno con i pazienti Covid convinti di essere immunizzati, e invece moriranno come mosche. Ma cosa avete nel cervello?
- Avete visto l'infermiera che è svenuta? E poi è morta, ma non ce lo dicono.
L'infermiera è svenuta per quel fenomeno fisiologico noto come sindrome vagale: è effetto dell'ago, dello stress e di molti fattori concomitanti: ho visto
pazienti svenire quando mi avvicinavo con l'ago in mano. Capita, e non è grave (lezione gratis di primo soccorso: sdraiate il malcapitato e alzategli le gambe: sarà
dei nostri in pochi secondi). E non è morta, naturalmente, come ha dovuto (!) confermare l'ospedale dove lavora.
- In Russia e in Cina hanno fatto prima.
Ecco, questo non è bellissimo, perché in quei Paesi hanno iniziato le somministrazioni prima della fine della fase 3. Meglio abbiamo fatto noi, dove quei
venduti dell'EMA hanno voluto controllare TUTTI I DATI GREZZI di TUTTI i casi del Trial.
- Ma avete visto il curriculum di Pfizer? Hanno fatto ogni sorta di nefandezze. E adesso ci fidiamo di questi?
Guardate, non sarò certo io a difendere le grandi industrie farmaceutiche, ed è giusto star loro sul collo. Ma se oggi un bambino che nasce in Italia può
sperare di vivere mediamente novant'anni è anche merito loro, e naturalmente della Medicina moderna. Se in questo caso hanno fatto un buon lavoro, a me va bene. E
comunque quando hanno sfornato il Viagra non ho visto tanta gente preoccupata.
- Perché i politici si vaccinano per primi, questi privilegiati? Perché non si vaccinano i politici, così fanno da cavie?
Mettetevi d'accordo. A me non frega niente.
- Non vorranno mica metterlo obbligatorio? E' anticostituzionale.
Allora, io penso che per la popolazione generale l'obbligo per ora non sia da prendere in considerazione, perché è molto meglio che i cittadini capiscano da
soli l'utilità di vaccinarsi. Ma anche ergersi a costituzionalisti senza capire quello che si legge no, vi prego. L'articolo 32 dice che "Nessuno può essere
obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge." Quindi è sufficiente una legge, come per altre vaccinazioni – in tutto il mondo
– o come con i TSO [Trattamento Sanitario Obbligatorio] (che qui non cito a caso). Perché (sempre la costituzione) sancisce che la tutela della salute è
"fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività". Quindi, se fosse interesse della collettività vaccinare l'intera popolazione, si potrebbe
fare. Che è quello che ha riaffermato proprio la Corte costituzionale (sentenza 307/1990):
La legge impositiva di un trattamento sanitario non è incompatibile con l'art. 32 della Costituzione se il trattamento sia diretto non solo a migliorare o a
preservare lo stato di salute di chi vi è assoggettato, ma anche a preservare lo stato di salute degli altri, giacché è proprio tale ulteriore scopo, attinente alla
salute come interesse della collettività, a giustificare la compressione di quella autodeterminazione dell'uomo che inerisce al diritto di ciascuno alla salute in
quanto diritto fondamentale.
Chiaro, no?
Sui sanitari, onestamente credo che ci si potrebbe pensare. Io, tanti anni fa, per iscrivermi a Medicina dovetti fare la vaccinazione antitubercolare e poi, per
lavorare, quella contro l'epatite B. Per dire.
Potrei andare avanti (bellissima la discussione sulla logistica che impazza adesso), ma mi fermo qui per stanchezza, anche perché vorrei tentare di fare qualche
ipotesi sul perché succede tutto questo.
Proviamo:
- Perché siamo nella società globalizzata, dove merci, persone e idee viaggiano velocissime. E che viaggino le idee è una bella cosa, perché è una delle ragioni
che ci ha portato ad avere il vaccino in tempi così straordinariamente brevi. Ma le idee che viaggiano non sono tutte "solide", basate sui fatti, sulle prove. Molte
sono idee che originano dalla paura, dall'ignoranza, dalla fragilità emotiva, dall'opposizione preconcetta all'altro, dalla strumentalizzazione politica. Dato che
molti di quelli che fanno le domande e le obiezioni che ho elencato sono convinti che ci sia un grande burattinaio che muove tutti i fili, vorrei dire a costoro che
sono loro gli inconsapevoli burattini di qualcuno che – per interessi personali, economici, politici – cerca di gettare discredito su quello che di buono riesce a
fare ogni tanto la comunità internazionale (penso a QAnon [teoria del complotto], naturalmente, ma non solo).
- Poi c'è un'altra questione: per millenni i nostri cervelli sono stati abituati a elaborare un numero limitato di informazioni. Da qualche decennio siamo
sottoposti a un volume di informazioni (la maggior parte delle quali, come detto, inattendibili) che il nostro cervello non è in grado di elaborare e per gestire le
quali non abbiamo sufficiente cultura (in particolare scientifica); la conseguenza è che quelle più clamorose, rumorose e strampalate si fissano nella nostra mente.
E i meccanismi di rinforzo tipici dei social (dialogo a piccoli gruppi che rilanciano le stesse tesi: gated communities) ci accrescono nelle nostre convinzioni.
- Un altro effetto dei social e del web (che ho alimentato anche io, suggerendo di esplorare Wikipedia per avere risposte) è la scomparsa della intermediazione:
agli esperti non viene più riconosciuto il loro ruolo (solitamente conquistato con decenni sui libri e nei laboratori), e si pensa di poter confutare le loro
affermazioni basandosi su qualche informazione raccolta qua e là. Senza considerare, appunto, l'enorme complessità della scienza e della società moderna; pensate
che già George Bernard Shaw diceva: "Ogni problema complesso ha una soluzione semplice. Ed è sbagliata."
- I media hanno giocato male la loro partita, non meglio dei politici, per intenderci. Non tanto sul versante dell'informazione, ma sulla gestione dei dibattiti e
dei talkshow. Per essere chiari: non mettete uno scienziato a discutere di vaccini con un DJ, una soubrette o un critico d'arte (e stendo un velo pietoso sull'ego
di qualche collega). Otterremo solo di svilire la scienza e di confondere i cittadini. Per essere chiaro – e un po' autoritario – non dovrebbe essere consentito.
Perché la democrazia non è la libertà di dire minchiate, la democrazia è fatica, è studio.
Come ha detto Kamala Harris, "la democrazia non è uno stato ma un atto".
Lo so, non sono stato bravo, non ho mantenuto la calma come avrei voluto, ogni tanto sono andato sopra le righe. Chiedo scusa.
Comunque, io e i miei familiari possiamo vaccinarci, quindi lo faremo tutti appena possibile.
Chi non vuole farlo, per ora è libero di scegliere; pensi solo che la sua scelta potrà avere sulla coscienza la malattia e la morte di coloro che non potranno
vaccinarsi per ragioni di salute, e che possono solo sperare nell'immunità di gregge.