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Clienti al ristorante

Tratto da un intervento su facebook dell'Ordine dei Camerieri e Cuochi alla CArta, dopo la segnalazione di alcune lamentele. copertina

Facciamo l'unica premessa che andrebbe fatta. Il menù è l'unico che comanda.
Se sul menù c'è scritto che il taglio di un tramezzino viene 2 euro, paghi senza troppi discorsi a seguire…
Se invece ti viene addebitato il costo di un qualsiasi prodotto o servizio di cui da nessuna parte (menù cartaceo, lavagnetta, menu digitale) c'è traccia del prezzo, allora hai diritto di rivalsa.
Questo vale anche quando vi fanno pagare a Pasqua il coperto 4 euro, ma non sta scritto da nessuna parte (come accadde anni fa).
Fatta la premessa ora parliamo di quello che normalmente i clienti della ristorazione non pagano e danno per scontato:

  1. I servizi anche volgarmente detti cessi. Un'attività ristorativa, che sia un bar, un caffè, una trattoria, è obbligata per legge ad avere un bagno. Un bagno a norma. Con accesso per disabili (giustamente).
    Se apri una boutique, un negozio di telefonini, una norcineria, quest'obbligo non c'è. Se sei un bar, DEVI. Non è sindacabile. Non è una scelta commerciale. Devi.
    Così come poi devi pulirlo a fine serata (se non durante il giorno, più volte), tenere carta igienica, sapone per le mani e manutenzione costante dei vari accessori distrutti il fine settimana (compresi gabinetti divelti il sabato sera, che tornano funzionanti magicamente la domenica a pranzo). tappo
    Se state "turistando" un sabato pomeriggio d'estate e avete bisogno di urinare o defecare, in qualsiasi città vi troverete, vi basta trovare un semplice bar per usufruire dei servizi.
    Che poi qualcuno obblighi alla consumazione è tutto relativo, come chi non accetta bancomat sotto i 10 euro di spesa.
  2. Info point. Ancora mi domando come non siamo riusciti come categoria a non far rientrare il nostro settore nel panorama delle guide turistiche e del servizio informazioni visto che, soprattutto in certe località prese d'assalto durante l'alta stagione, siamo più utili di un sito governativo e di una guida Lonely Planet messe insieme.
    Non ci giurerei, ma potrei scommettere di trovare più multilingue in un ristorante che al Ministero del Turismo.
    Venite gente, sapremo consigliarvi gratuitamente su dove parcheggiare, dove alloggiare, quali eventi godervi durante il vostro soggiorno e dove evitare di andare la domenica mattina per non trovarvi imbottigliati nel traffico locale.
    Tutto questo alla modica cifra di un "Grazie e arrivederci".
  3. "Mia madre è caduta avreste del ghiaccio?"
  4. "Devo cambiare il bimbo, posso usare quel tavolo in fondo?"
  5. "Potreste chiamarmi un taxi?"
  6. "Posso ricaricare il telefono?"
  7. "Una sigaretta ce l'avete? Puoi chiedere in cucina?"
  8. "Avete carta, penna, colori, pastelli, e tutto l'Albero Azzurro per tenere occupati i miei bimbi, non volevo spendere i soldi con la baby sitter?" (vabbè questa forse l'abbiamo colorita un po' troppo…)
  9. "Qualcuna delle tue colleghe ha gli assorbenti?" (richieste vere: aggiungo che è umanamente comprensibile e trovo giusto aiutare. Però non chiederesti mai un tampax allo sportello delle poste, no?).
torta

La lista per quanto apparentemente a tratti ridicola è costellata dei più piccoli favori e gentilezze a titolo gratuito che nel nostro settore, quello dell'ospitalità, in particolare qui in Italia dove ogni ristoratore finisce sempre per trasformare la propria impresa in qualcosa di un po' domestico, spesso vengono dati per scontati, anzi dovuti.
Invece non è dovuto proprio niente, così come alla banca non è dovuto aspettarvi 5 minuti dopo l'orario di chiusura degli sportelli, così come al negozio di scarpe non è dovuto regalarvi dei calzini (ma caffè e amari sì invece!), così come al benzinaio non potete chiedere di farvi 20 euro di benzina "abbondanti" (e qui gli esempi sono infiniti).
Quindi sarebbe il caso, per l'ennesima volta, di ricordare che al di là dello specifico caso di un collega che ha ritenuto opportuno far pagare un servizio, noi restiamo sempre e comunque quelli che vi fanno sentire a casa vostra quando a casa vostra non siete.
E sì, non tutti sono dei bravi padroni di casa, ma vi posso assicurare che sono altrettanti i pessimi ospiti.
Ciò nonostante restiamo quelli che prima di qualsiasi vostro ordine o richiesta vi diranno buongiorno.
Anche se non vi conosciamo.
Ritenevo opportuno ricordarlo un po' a tutti.
E buon Ferragosto da chi si farà 15 ore per far sì che tutto vada al meglio mentre gli altri si godranno (giustamente) le loro ferie.
Ps: allego foto di due schede tecniche presenti nel MANUALE DEL CLIENTE. Qui potete vedere come "Diritto di Tappo" e "Taglio della Torta" siano già servizi presenti nei nostri locali (e teoricamente nei menù). Consiglio ai bar di inserire la voce taglio tramezzini, così da evitare inutili discussioni future. Come nel caso del diritto di tappo e taglio della torta valuteremo quando sarà opportuno farlo pagare e quando no.

Alcuni commenti
* Nel prezzo di qualunque piatto è, a discrezione quantitativa del gestore, ricompreso tutto il resto del pistolotto. Altrimenti un piatto di trenette al pesto dovrei pagarlo tre euro. Invece, appunto e giustamente, lo pago di più.
* Anticamente il coperto in osteria veniva fatto pagare a chi si portava le vivande da casa (operai) e l'oste vendeva solo il vino e appunto il coperto, che comprendeva le vettovaglie e il pane. Cosa che non pagava chi invece mangiava quello che produceva l'osteria.

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