14 ottobre 1960: moriva a Santa Margherita Carlo Prada, pittore che, nato a Milano il 23 novembre 1884, nel secondo dopoguerra era stato attratto dalla nostra città.
Figlio di un avvocato milanese, a 16 anni Prada si era iscritto, dopo gli studi classici, all'Accademia di Brera. Pochi anni dopo, nel 1906, fu notato da
Alberto Grubicy de Dragon, direttore di una nota galleria d'arte e sostenitore del movimento divisionista1.
Nei primi anni '20 è vicino al "Gruppo Novecento" che aveva tra i principali componenti Mario Sironi e si richiamava alla tradizione italiana del Rinascimento,
ma dopo il 1930 la sua pittura ha un'evoluzione "verso modi pittorici legati al chiarismo2 inducendo l'autore a stesure sempre più lievi e
vaporose".
Inizialmente dedicato al ritratto, si converte poi al paesaggio; proprio in questa fase si accentua il suo interesse per la Liguria.
Di carattere schivo e riservato, più attento alla soddisfazione personale che al successo, non ottenne la popolarità che forse meritava.
Carlo Prada riposa nel cimitero di Santa Margherita.
1 Neoimpressionismo o puntinismo
2 Movimento sostenuto dal critico napoletano Edoardo Persico