Estratto da "Le rappresentazioni sacre in Chiavari e Rapallo" su "Giornale Ligustico di archeologia, storia e letteratura" - gen/feb 1898
Vedi anche gli articoli della Gazzetta: "Cenni storici sull'Oratorio di San Bernardo" (10/10/2014), "San Bernardo" (21/4/2017), "Per S. Bernardo" (1/8/2018)
In S. Margherita prendeva più sviluppo la confraternita di S. Bernardo, la quale in una supplica inoltrata al genovese senato il 12 luglio del 1740, tessendo la sua
storia, dichiarava che da quasi cinquecento anni era aggregata al Gonfalone di Roma1.
E siccome a Roma immediatamente dopo lo scoppio del movimento umbro (1264), nacque la confraternita del Gonfalone, cui particolare instituto erano recite sacre
nel Colosseo il Venerdì Santo, essendosi allora formato un centro oltre ogni dire importante di movimento drammatico2, così a S.
Margherita la confraternita affigliata a quella di Roma, non trascuro le recite sacre, e in tempi a noi vicini il dramma tragico, S. Margherita Vergine
d'Antiochia3, ebbe nel pittoresco borgo un esito felicissimo4.
Traiamo dagli "Statuti della venerabile Archiconfraternita del Confalone" ed.1633:
Nell'anno dell'Incarnatione di nostro Signore 1260, due devoti Canonici della Chiesa di S. Vitale nella Valle Quirinale, vedendo mancare nella Città di Roma quella
devotione, et essercitio d'opere pie, che si richiedevano nelle calamità di quei tempi, risolsero uniti con dodici Gentilhuomini Romani sovvenire alla lor patria
con erigere una Congrega d'huomini pij per detto effetto, onde ricorsero a Fra Tomaso dell'Ordine de Predicatori Vescovo di Siena , e Vicario del Papa in Roma,
quale li remise per consiglio et istruttione a Fra Bonaventura da Bagnarea, che poi fu Cardinale e santo Dottore della Chiesa Romana. Questi inspirato da visione
angelica gl'inanimò all'opera, gl'instruì di quanto dovevano fare persuadendogli l'erettione, quale si esseguì nella Basilica di S. Maria Maggiore, nominandosi
Ordine de Raccomandati di S.Maria: Gli compose un facile, e devoto modo di orare, che sin al presente giorno si chiama, Corona di S. Bonaventura, et ammesse li
Confratri alla pariecipatione dell'Indulgenze et opere meritorie della Religione Francescana, facendo il simile li PP. Generali de Predicatori, Agostiniani, e
Carmelitani, et in più basso tempo altre Religioni.
Clemente Quarto Sommo Pontefice l'approvò concedendole per sua Bolla Indulgenze, gratie, e doni spirituali.
Crebbe tanto in numero de Confratri per nobiltà, buona vita, e gravità reguardevoli che nell'anno 1351 fu sofficiente contro l'alterigia d'alcuni potenti Romani
levar il governo a chi per difetto di malagiustitia teneva la Città di Roma sossopra, e creare in suo luogo altri, come fece, quando prese Giovanni Cerrone antico
popolare per l'età, prudenza , et ottimi costumi insigne conducendolo in Campidoglio, e constituendolo Governatore di Roma, al quale diede il giuramento, e
l'approbatione il Vicario del Papa.
Ad imitatione di questa Confraternita furono instituite altre simili in vary luoghi della Città, e fra l'altre una in Transtevere a S. Maria dicontro
all'Hospidale di Santi Quaranta unita poi ad un altra di S. Maria e di S. Helena in Ara Celi; dell'Innocenti, e de SS Pietro, e Pavolo, quali furono da Innoc. VIII
unite ad una col nome del Confalone di S. Maria.
Alla medesima furono applicati gl'Hospidali di S. Maria Annuntiata de Via Oratoria fuor di Roma, di S. Adalberto a Pozzo Roncone nel Vico Patritio, di SS.
Quaranta in Trastevere, di S. Maria Maddalena appresso Piazza Capranica, e di S. Lucia, ch'erano anticamente provisti, e governati con ogni prudenza, e carità, ma
per le turbulenze passate d'Italia, e di Roma soppressi, e gl'avanzi applicati nella cura di quelle Chiese, ch'al presente sono in piedi.
Soleva impiegarsi in diverse opere pie, e culto de luoghi sacri, e particolarmente delle sacre Imagini della Vergine Maria, che si conservano al presente nella
Cappella Paolina in S. Maria Maggiore, e d'Ara Celi, e dell'Imagine del Salvatore ad Sancta Sanctorum appresso S. Giovanni in Laterano.
Hebbe sin dall'anno 1404 particolar pietà de poveri Christiani schiavi, poiché si trova ne Statuti di quel tempo particolar dispositione sopra l'aiuto de
medesimi. Al presente attende con maggior fervore al riscatto dell'istessi in vigor delle facoltà concesseli da Gregorio XIII, e Sisto V, di fel. mem. Provede a
gran numero di povere Zitelle di doti per maritarsi, e monacarsi: Aiuta poveri et infermi della Confraternita, distribuendo anche in diverse Chiese, e luoghi suoi
ogn'anno molte elemosine ad altri poveri. Mantiene le sudette Chiese unite ben offitiate da Cappellani, e l'Oratorto dalli Fratelli con molta frequenza, e devotione.
Si congregò ne suoi, principij nella Basilica di S. Maria Maggiore; poi in Ara Celi, et adesso in
S. Lucia, et suo Oratorio dedicato a SS. Pietro, e Paolo.
Li Fratelli della Confraternita vanno vestiti di sacchi bianchi con la Croce bianca e rossa in campo azzurro nella spalla destra; alla Cintura portano una
Corona et una frusta da battersi: la Croce assegnatagli da S. Bonaventura è bianca per la verginità della Madonna e rossa per la charità della medesima, e per la
passione del suo Figliolo: la Corona per essergli stata assegnata dal medesimo Santo: la Disciplina per l'unione fatta con la Confraternita de santi Quaranta, che
si chiamava anche de Disciplinati.
E' stata arricchita, e dotata d'infinite gratie e privilegi spirituali, e temporali da diversi Pontefici, quali smarriti per varij accidenti le son stati di
nuovo concessi da Gregorio XIII di fel- mem. come ad Archiconfraternita, e capo di tutte le Compagnie aggregate, e d'aggregarsi. E per più facile speditione delle
liti occorrenti Sisto V le concesse di poter eleggere un Prelato per Giudice con particolari facultà, come nella sua Bolla. Et ultimamente la Santità di Nostro
Signore Urbano VIII ha prescritto a gl'Ordinarij de luoghi il modo di far partecipare alle Confraternite aggregate, e d'aggregarsi l'Indulgenze, e gratie da Sua
Beatitudine di nuovo concessele, come nel suo Breve registrato nel fine de presenti Statuti.
Si è nelli secoli passati governata con Regole, Constitutioni, e Statuti reformati; e rinovati secondo la qualità de tempi, et opere, che in essa si
esercitavano sin al presente anno 1633 nel quale considerando l'Eminentissimo, e Reverendissimo Signor Cardinal Francesco Barberino Protettore il bisogno di
riformarli, ha fatto comporre gl'infrasritti, quali ad instanza di Monsignor Illustrissimo Iacomo Colonna Chierico della Rev. Cam. Apostolica, e de Signori Girolamo
Mignanelli, Ferrante Beger ,et Antonio Rocci Guardiani, e del Signor Horatio Ferrari Camerlengo della medesima Archiconfraternita sono stati approvati, e confermati
dalla Sacra Visita Apostolica per osservarsi inviolabilmente ad honore, e gloria di Dio benedetto, e della sua santissima Madre.
[Al Cap. LXIX tratta] Dell'Aggregationi.
Havendo conceduto li Sommi Pontefici, fra molte altre gratie alla nostra Archiconfraternità di poter ancora aggregar a se altre Compagnie fuori di Roma,
communicando loro le nostre Indulgenze, e gratie. Ordiniamo, che in Congregatione Segreta si consideri il mandato di procura della Compagnia, che dimanda
l'Aggregatione, la fede dell'Odinario, che sia canonicamente eretta, e che si esserciti in opere pie, e che non sia aggregata ad altra Archiconfraternità, e che in
quel luogo non vi sia altra Compagnia aggregata alla nostra, si faccino riconoscere in forma solita, et se parerà alla Congregatone, si faccia il Decreto
dell'Aggregatione, et si ammetta nel modo, che si dice nel Cap. 36.
Et si faccia la patente, nel modo, e forma, che si statuisce nelle Costitutioni de Sommi Pontefici sopra le Aggregatini, quale sarà sottoscritta
dall'Eminentissimo Protettore, e da due almeno delli Guardiani, e dal Segretario, mettendovi il solito Sigillo.
L'Arciconfraternita del Gonfalone di Roma "Mater Omnium" ha dunque il privilegio di aggregare altre associazioni con finalità e devozioni analoghe alle proprie: questa possibilità sviluppa una rete diffusa in tutta Italia, della quale fa parte anche la nostra Confraternita di San Bernardo.
1 Iurisdictionalium An.1740, Arch. Di Stato
2 L'Arciconfraternita del Gonfalone, Memorie del Sac. Luigi Ruggeri, Roma 1866, pag. 18.
3 Martirio di S. Margherita d'Antiochia, titolare del Comune di S. Margherita Ligure, sacra tragicomedia in 5 Atti, Rapallo Tip. Economica 1871.
4 I disciplinanti di S. Bernardo aveano tomba speciale nella parrocchia di S. Margherita nella cappella di S. Chiara. Me ne avvisano le
disposizioni testamentarie di Francesco Quacquaro fatte il 6 Gennajo del 1486 (Not. Incerti An 1485-1494, Arch. distrettuale di Chiavari).
Il 15 Settembre del 1504 i disciplinanti acquistavano dal pittore Giovanni Barbagelata da Rapallo un'ancona con l'immagine di S Chiara (Not. Gio. Andrea
Ottoveggio, foglio 200. Arch. di Chiavari).