Daily Mail - 26 agosto 2023
Gioiello della riviera italiana, Portofino irradia una bellezza senza tempo. In questo antico porto di pescatori, gli edifici color pastello incontrano il limpido
mare ligure, incorniciati da rigogliose colline verdi. La città portuale, con una popolazione residente di soli 355 abitanti, è diventata l'emblema del glamour
mediterraneo, diventando un santuario per ricchi e famosi.
Fu qui che Richard Burton fece la proposta di matrimonio a Elizabeth Taylor e dove Sophia Loren, Ernest Hemingway e Frank Sinatra vennero per sfuggire alla folla.
Oggi le vetrine dei negozi Rolex, Louis Vuitton e Dolce & Gabbana fiancheggiano le strette viuzze acciottolate, accanto a ristoranti costosi, graziosi caffè e
bar esclusivi dove un cognac può costare fino a 350 sterline.
All'ora di colazione i visitatori impeccabilmente vestiti oziano lungo la strada principale adocchiando borse firmate, mentre i benestanti locali si scambiano
convenevoli nella famosa Piazza Martiri dell'Olivetta.
I superyacht sfrecciano nel porto turistico, dove ciascuno dei 14 ambiti posti barca costa più di 3.000 sterline al giorno.
Questo piccolo paradiso rappresenta il meglio dell'Italia. Ma, come ha scoperto il Mail durante una visita questa settimana, la tranquillità mattutina è fugace.
Perché all'orizzonte sono ormeggiate due colossali navi da crociera dai cui fumaioli esce fumo nero. Insieme trasportano più di 4.000 passeggeri provenienti
dagli Stati Uniti, dalla Gran Bretagna e da diversi paesi europei.
Grazie a una legge locale che consente a questi colossi di ancorare a una distanza di 600 metri dalla baia protetta, uno sciame di visitatori può salire sui
tender della nave madre per raggiungere Portofino in pochi minuti.
Diverse mattine a settimana orde di crocieristi invadono la città proprio mentre altri turisti scendono dai traghetti gremiti provenienti dalle vicine città
costiere di Rapallo e Santa Margherita.
Ma i visitatori non arrivano solo via mare. Alle 10 il parcheggio pubblico principale ha già raggiunto la sua capacità di 250 veicoli. Gli automobilisti si
confondono perché gli autobus provenienti da Genova, a 22 miglia di distanza, portano con loro altra folla. Navi da crociera, traghetti ed escursionisti: alle 11
questo minuscolo villaggio è sotto assedio. Centinaia di turisti giungono da ogni direzione.
Portofino è diventata teatro di battaglia tra coloro che vogliono proteggere il suo fascino e coloro che sostengono che tutti abbiano il diritto di visitarla
ogni volta che lo desiderano.
Con l'arrivo della folla i residenti sono costretti a ritirarsi dal caos, mentre i vacanzieri di lusso si rifugiano nei loro yacht e negli hotel a cinque stelle.
Una coppia americana, da vent'anni ospite abituale all'Hotel Splendido Mare dove le camere possono costare 3.000 sterline a notte, mi racconta che sono
confinati lì, impossibilitati a uscire a causa del numero di turisti.
La coppia, sulla sessantina, dice di essersi innamorata visitando insieme il romantico villaggio. Oggi avevano troppa paura per avventurarsi tra la folla,
soprattutto perché il signore soffre di un problema di salute.
Ha detto: "Dopo più di 15 anni trascorsi qui, siamo rimasti scioccati dal fatto che, a volte, non possiamo nemmeno lasciare il nostro hotel e goderci il
villaggio. Il luogo in cui abbiamo iniziato la nostra storia d'amore è diventato un luogo di distruzione. Chi ha permesso questo e perché? Siamo scioccati e ce ne
andiamo con tristezza."
Un manager esperto che lavora nel settore dell'ospitalità a Portofino ha detto: "Noi ovviamente vogliamo che la gente veda Portofino. E' un luogo iconico e
tutti sono i benvenuti. Ma per ragioni di sicurezza, in termini di folla e di preservazione del villaggio, dovremmo cercare di attirare navi più piccole, dato che è
un posto piccolo."
Ormai i ciottoli sono appena visibili sotto i sandali e le scarpe da ginnastica dei turisti "mordi e fuggi", come li chiamano i locali.
I vacanzieri che brandiscono bastoncini per selfie ignorano i cartelli che avvertono che rischiano una multa di 240 sterline se sorpresi a trattenersi nei
"divieti di sosta" e nelle "zone rosse". All'inizio di quest'anno il sindaco della città, Matteo Viacava, ha introdotto questa politica per prevenire quello che ha
definito il "caos anarchico", causato dai turisti che bloccano le strade strette quando si fermano a scattare foto per Instagram o a filmare video per TikTok. Il
suo decreto afferma che è necessario prevenire "gravi ostacoli e potenziali pericoli", anche sulla banchina, che non dispone di barriere di sicurezza. Guardo due
ragazze adolescenti filmare un video per TikTok, in cui ballano a un ritmo immaginario, costringendo i pedoni a schivarle. Non vengono fatte multe.
"Non ho mai visto nessuno pagare una multa. E' un fenomeno inarrestabile", dice un giovane che lavora nel porto turistico. Decine di turisti ignorano
sfacciatamente anche le linee guida del codice di abbigliamento del villaggio che vietano di camminare a torso nudo, a piedi nudi o in bikini.
Le regole sono state introdotte per proteggere la reputazione di eleganza e raffinatezza di Portofino. Allora perché le autorità non adottano misure più decise
per scoraggiare i turisti? La verità è che il Comune ha interesse a mantenere alto il numero dei turisti: beneficia di una tassa di 5 sterline per ogni crocierista
in visita.
"Non ci piace limitare i numeri", ha detto il sindaco alla stampa locale. "Portofino è di tutti e tutti devono godersela."
"Come tutti i gioielli, però, va rispettata e trattata con cura."
Il sindaco non ha risposto alla nostra richiesta di intervista.
Di certo non si è fermato il numero delle crociere che hanno fatto tappa a Portofino: da aprile ne sono sbarcate circa 85. E altre 20 sono previste nei prossimi
mesi, il totale di quest'anno supererà il record di 98 dello scorso anno.
Si potrebbe pensare che i negozi locali accogliessero tutti questi potenziali clienti. Ma molti negozi di fascia alta chiudono le porte alla folla e attuano
rigorose politiche "one-in, one-out". Una commessa del negozio di abbigliamento femminile 100%Capri, dove vengono venduti abiti di lino bianco a partire da
860 sterline, mi dice: "E' bello che la gente voglia venire qui. Ma alcuni passeggeri delle navi da crociera non hanno decoro. Si siedono fuori dal negozio sul
pavimento e iniziano a fare picnic. Abbiamo dovuto mettere dei cartelli che impedissero alle persone di sedersi fuori dal nostro negozio, non è una cosa carina da
fare ma non abbiamo scelta. Questo è uno spazio per i clienti."
E' significativo che il famoso caffè di Dolce & Gabbana, dove i visitatori sorseggiano cappuccini decorati con il famoso logo della casa di moda, sia chiuso il
lunedì, il giorno più trafficato per le crociere.
Una signora che gestisce un negozio che vende articoli in cashmere sottolinea che più navi da crociera non significa più clienti. "Spesso più grande è la nave,
meno spendono i passeggeri. Per la maggior parte della nostra attività facciamo affidamento sugli yacht ", afferma.
La maggior parte dei passeggeri delle crociere sceglie costosi pacchetti all-inclusive e, con la loro nave a soli 20 minuti di distanza, non vogliono spendere a
Portofino tanto quanto i viaggiatori indipendenti, specie per il cibo.
Mangiare qui non è economico. Un antipasto in uno dei ristoranti raramente costa meno di 25 sterline, mentre un piatto principale può costare tra 40 e 125
sterline. Come mi racconta un cameriere: "L'altro giorno un gruppo di crocieristi ha preso un tavolo per quattro e ha trascorso molto tempo condividendo uno o due
antipasti. Alla fine hanno speso complessivamente 87 euro (75 sterline) nel bel mezzo dell'ora di punta del pranzo, quando una persona spenderebbe normalmente di
più da sola."
Marito e moglie inglesi mi raccontano di essersi seduti al DAV Mare, uno dei ristoranti più esclusivi del porto, e si sono spaventati dai prezzi.
Piuttosto che affrontare l'imbarazzo di alzarsi ordinarono a malincuore dei caffè, prima di trasferirsi in un ristorante che rientrasse nel proprio budget. "Non ci
rendevamo conto che avesse chef stellati Michelin, quindi abbiamo preso un cappuccino - e anche quello era costoso", si sono lamentati.
Alcuni bar e ristoranti sono ricorsi a vietare alle persone di sedersi ai loro tavoli se non ordinavano il pranzo, anziché il caffè.
Una donna inglese, uno dei quasi 3.000 passeggeri in arrivo dalla gigantesca nave da crociera Celebrity Edge da un miliardo di sterline ormeggiata oltre
la città, confessa che sta tornando a bordo per mangiare. "Sto risparmiando, pranzerò invece quando ci fermeremo a Firenze" dice, mentre si precipita a prendere il
prossimo tender.
La sua compagna di viaggio Esther Ferrer, 26 anni, di Barcellona, è in vacanza con la sua famiglia. Dato che ciascuno di loro pagherà 1.200 sterline per la
crociera, ammette che anche loro non mangeranno a Portofino.
"Visiteremo il Castello Brown (del XVI secolo), ma torneremo sulla nave per pranzo. E' tutto compreso, quindi non dobbiamo pagare di più", afferma.
Altri ammettono che, pur essendo felici di fare acquisti e provare i ristoranti locali, sono stati scoraggiati dalla folla.
John McNab, del New Jersey, dice che sta tornando sulla nave a causa della folla. "Adesso è semplicemente troppo affollato, non ci sono posti a sedere e non c'è
nessun posto dove trovare un tavolo. Mi rendo conto che probabilmente siamo parte del problema", ammette.
Alcuni visitatori fanno la fila davanti alle panetterie e alle gelaterie, ma con solo una manciata di panchine nella piazza principale finiscono per sedersi a
terra a consumare i loro acquisti, con disappunto degli italiani. Un gioielliere mi ha detto: "E' piuttosto affollato. Vogliamo che la gente si goda Portofino, ma
alcuni crocieristi non hanno rispetto."
A tutto questo si aggiunge la questione delle "strutture".
Il proprietario di un negozio spiega: "Abbiamo solo due bagni pubblici e c'è sempre coda. Così spingi la gente a cercare di entrare nei negozi." Il personale ha
ricevuto istruzioni rigorose per impedire di utilizzare i propri bagni a chi non è cliente.
Un lavoratore dello Splendido Mare dice: "Siamo un albergo di altissimo livello quindi le navi non ci interessano molto. Ma dobbiamo chiudere le porte
perché la gente cerca di usare il nostro bagno."
Poi c'è la pressione logistica di tanti tender, con circa dieci arrivi e partenze ogni ora. Gabrielle, che lavora in un'impresa locale di noleggio barche fin da
quando era bambina, dice che il porto sta diventando sovraffollato.
"Un incidente è alle porte", dice. "Ci sono molti incidenti mancati. Alcuni tender sono pilotati male. Stamattina una delle barche ha danneggiato il molo perché
ormeggiate in modo errato", aggiunge, spiegando che si è staccato un pezzo di legno.
Nel caldo del pomeriggio coloro che cercano di tornare alle navi da crociera vengono spesso lasciati in fila per ore a una temperatura di 37°C, mentre gli
steward distribuiscono acqua fredda e asciugamani bagnati.
"Nei momenti di maggior affollamento l'attesa può durare tre ore, con i passeggeri in piedi sotto il sole diretto. Alcuni sono anziani o molto piccoli", dice
Gabrielle, aggiungendo che il problema potrebbe essere alleviato con una migliore pianificazione. "Le navi non dovrebbero attraccare tutte insieme e il flusso dei
turisti dovrebbe essere scaglionato".
Gabrielle, come molti, teme che Portofino sia seriamente minacciata.
Più di 700 abitanti hanno firmato una petizione chiedendo a Portofino di seguire l'esempio di Venezia, che nel 2021 ha bandito le navi da crociera dalla sua
laguna.
Francesco Gastaldi, professore associato di Urbanistica all'Università Iuav di Venezia, avverte che il mare attorno a Portofino è "diventato come
un'autostrada". E aggiunge: "Portofino è come una piccola Venezia. Naturalmente esiste il diritto alle vacanze, ma per la famiglia tipo ora è impossibile vivere
lì." Dice che una volta la popolazione della città contava più di 1.000 abitanti, ma che oggi i suoi 355 residenti scendono a un minimo di 200 in inverno.
"La gente fugge, la vita normale è impossibile a causa del potere d'acquisto dei turisti e della mancanza di servizi."
Quando arrivano le 18:00 gli ultimi tender e traghetti delle navi da crociera partono dal porto turistico. Ritorna la calma.
Nell'aria più fresca della sera i bidoni della spazzatura traboccanti vengono svuotati, i tavoli vengono sistemati per accogliere la gente del posto e i
viaggiatori benestanti provenienti dagli yacht e dagli hotel, e le chiacchiere e il tintinnio dei bicchieri sostituiscono la cacofonia della folla.
Eppure tra la gente del posto si parla già della prossima incursione: tre enormi navi che trasportano circa 10.000 persone sono già in viaggio. Le navi, tutte
di Celebrity Cruises, atterreranno lunedì mattina: due a Portofino e una terza nella vicina Santa Magherita.
La lotta di Portofino per preservare la sua tranquilla raffinatezza è lungi dall'essere finita.