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    Pezzi di storia

Edda Mussolini, una sosta a Santa Margherita

Lo svela il settimanale Il Mare del 14 settembre 1929:

La giovane figlia del Duce Edda Mussolini, mercoledì 11 corr. in automobile giunse nella nostra città in stretto incognito, scendendo nell'aristocratico Imperial ritratto Palace Hotel accompagnata dal Conte e Contessa Orsi Mangelli di Forlì ed altre persone del seguito. Dopo il pranzo si trattenne nel giardino dell'Albergo partecipando alle danze che si svolsero nella serata. Ripartì poi per Genova da dove ha proseguito per Barcellona imbarcandosi sul "Giulio Cesare".

Non un viaggio qualsiasi della diciannovenne Edda1: si recava in Spagna con i futuri (mancati) suoceri. Era infatti fidanzata con l'ing. Pier Francesco Orsi Mangelli2, figlio del nobile Paolo, uno dei più importanti allevatori di cavalli in Italia e proprietario di alcune industrie a Forlì e Faenza, alcune fondate proprio nel 1929: la SAOM (Società Anonima Orsi Mangelli, per la produzione di seta artificiale), OMSA (produzione di calze), la SIDAC (Società Italiana di Applicazione Cellulosa, prima ditta italiana che produce cellophane)3.
Edda Mussolini non era bellissima, ma a differenza di molte donne dell'epoca era molto disinibita: guidava l'auto, si truccava, indossava i pantaloni, si mostrava con la sigaretta in mano, si bagnava in costume succinto e… aveva un padre importante e temuto4.
Aveva avuto in precedenza alcuni flirt che il padre aveva contribuito a interrompere giudicandoli inadatti fino a quando si fidanzò con Pier Francesco, appartenente a una famiglia conterranea: la zia Edvige, sorella di Benito, favorì in ogni modo questo incontro.
Anche se la coppia sembrava felice il viaggio in Spagna, organizzato per conoscersi meglio, fece precipitare le cose. Edda, innamorata di un ebreo allontanato dal padre per ragioni politiche, non trascurò nulla per farsi malvolere: beveva, fumava, usava un linguaggio volgare e affermava che non avrebbe mai avuto figli. Malgrado ciò per rompere il fidanzamento occorrerà attendere che Pier Francesco, spinto dal padre, chieda informazioni sulla dote che Emma avrebbe portato, con conseguente irritazione di Benito.
In fondo, lui non gradiva il comportamento disinvolto di Edda5, lei lo trovava noioso e pedante.

A quel punto negli Stati Uniti alcuni giornali ipotizzarono un legame con il principe ereditario Umberto di Savoia. In realtà meno di un mese dopo conobbe, a un ballo della principessa Resi Valguarnera di Villermosa, a Roma, un giovane bello, ricco, brillante, nobile, diplomatico di belle speranze, figlio del conte Costanzo Ciano (ammiraglio, eroe pluridecorato della Prima Guerra Mondiale, fedelissimo fascista e ministro delle Comunicazioni): Galeazzo6.
Fu amore a prima vista e, dopo un fidanzamento lampo di tre mesi, si sposarono il 24 aprile 1930.


1 Nata a Forlì il 1° settembre 1910: prima dei cinque figli che Benito Mussolini ebbe dalla moglie Rachele Guidi (1890-1979). Edda nacque prima del matrimonio, avvenuto il 16 dicembre 1915. Fu registrata all'anagrafe come figlia di Benito e di madre ignota, perché Rachele era minorenne e fuggita di casa (all'epoca costituiva un reato).
2 Ingegnere chimico, nato a Forlì il 19 marzo 1905
3 Chiuderanno nel 1977
4 Era nata quando il padre era un "agitatore socialista", direttore dell'Avanti! e conduceva una vita disagiata, per molto tempo nella periferia milanese. Frequentò il liceo Parini di Milano con profitto mediocre e più tardi, quando cambiò la situazione economica, fu iscritta al raffinato Collegio "per signorine" Santissima Annunziata di Poggio Imperiale, sui colli fiorentini, ma vi rimase solo pochi mesi ritenendolo "peggio della galera".
5 Pare che durante il viaggio s'intestardì a voler comperare un toro.
6 Gian Galeazzo Ciano, conte di Cortellazzo e Buccari, nato a Livorno il 18 marzo 1903

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