Testata Gazzetta
    Pezzi di storia

Santa Margherita in una guida del 1892
di Giulio Cappi

Tratto da "Genova e le due riviere liguri" di Giulio Cappi, 1892

Da Camogli, chil. 5. Bellissima cittadina della Riviva Ligure Orientale appartenente alla Provincia di Genova. Stazione ferroviaria – Posta – Telegrafo - Ospedale - Asilo - Bagni marini - Banda musicale - Educandato femminile - Capitani – Armatori - Esattoria. copertina

ALBERGHI. Bellevue. - Villini mobigliati. - Appartamenti mobigliati e camere mobigliate. - Trattoria amici con alloggio. - Caffè ristorante Ligure – Marittimo.

Santa Margherita, con 7269 abitanti, giace in un amenissimo seno largo 1200 m., ricovero sicuro di bastimenti. A poca distanza vi è un castello che potrebbe servire di difesa dalla parte del mare, e sopra di una rupe una piccola torre rovinata per vetustà.
L'origine di questa città sembra rimonti oltre il 1307, epoca nella quale il luogo dove sorge chiamavasi già Santa Margherita. Di storico pare non abbia nulla d'importante, fuori che nelle acque del suo mare avvennero sanguinose battaglie nel 1525, delle quali è fatta memoria negli Annali di Genova; e nel secolo antecedente, vi fu pure una grande battaglia vinta dai Veneziani.
Questa città è una delle più graziose della Riviera Orientale, con bellissime strade, splendidi fabbricati, amenissime ville e torreggianti palazzi, fra i quali primeggia lo stupendo già appartenente al Marchese [Principe] Centurione.
In Santa Margherita si ammirano ben cinque chiese. La colleggiata titolare fu eretta con eccellente disegno nel XVI secolo; ha tre navate ed otto colonne d'ordine corintio ed una grandiosa e magnifica facciata, e nell'interno è lavorata a grandi stucchi in oro. Nel coro, vedesi una statua in marmo della Santa titolare, opera del celebre Ponzanelli. Osservasi pure un'urna cineraria di Santa Margherita [?], nella quale sono scolpiti gli emblemi e gli attributi del Dio Mira e di Apollo, ciò che fa constatare come queste divinità avessero culto ed altari in Liguria nei primissimi tempi.
Le due statue dei SS. Pietro e Paolo nel Sancta Sanctorum, sono del Carrara. La volta della chiesa è dipinta dal Vacca, ed esprime il martirio e l'apoteosi della Santa. - La cupola è dipinta dal Cianfanelli, come pure le piccole volte delle due cappelle laterali rappresentanti i quattro Evangelisti, la visita Santa Elisabetta, l'Annunciata, la Nascita di Gesù, la Presentazione al tempio, e la Disputa fra i Dottori.
All'altare dell'Addolorata, la tela è del Piola Domenico, e nel primo altare vedesi una Santa Caterina di Vincenzo Castello. La statua dell'Angelo Custode, è opera del famoso scultore in legno Maragliano nativo del luogo.
Nella chiesa di San Giacomo, ricchissima di vari marmi, osservasi nella volta un bell'affresco del Cianfanelli, rappresentante il martirio e l'apoteosi del Santo titolare.
Nella Colleggiata principale, vedesi una statua, la quale trovata galleggiante in sul mare nel 1783, è venerata sotto il titolo della Madonna della lettera. cartolina
Il territorio di Santa Margherita è fertile assai in olio, vino, castagne, fichi ed altri alberi fruttiferi; vi è un commercio piuttosto fiorente e la fabbrica di merletti e di guipure, nella quale è occupata la maggior parte delle donne del paese. Una parte della popolazione si occupa altresì della pesca, ed un gran numero di marinai vanno alla pesca del corallo con incirca cento battelli, ognuno dei quali ha otto o nove uomini, il prodotto di questa ricca pesca, lo vendono greggio a Genova, a Livorno ed a Marsiglia. - I medesimi marinai vanno alla pesca eziandio delle sardine e delle acciughe, che trasportano a Nantes. - Vi sono diversi armatori ed alcune fabbriche di cordami e di oggetti marinareschi.
A Santa Margherita vi sono parecchi armatori di grossi bastimenti e la popolazione fra tante risorse, gode una posizione economica delle più segnalate in tutta la Riviera.

Escursione. Al Monastero della Cervara, antica residenza di monaci ed ora villeggiatura del collegio convitto di Novi Ligure. In questo locale, nel 1376, alloggiò il papa Gregorio XI, e nel 24 febbraio 1525 Francesco I re di Francia dopo la rotta di Pavia, prigioniero di Carlo V che lo fece tradurre in Ispagna. Fu rinchiuso qui essendo naufragato in queste acque il bastimento che lo trasportava prigioniero.
A Portofino, chil. 5, via assai pittoresca che conduce nel bel seno di Paraggi. – A Rapallo, chil. 3.


A Portofino esiste un piccolo porto di mare nascosto dietro il Montefino, con due vecchi castelli appartenenti in giornata al signor Brown Console d'Inghilterra e al di lui fratello. - Si visitino questi due castelli, i quali furono ridotti ad un superbo soggiorno in modo che sembrano due luoghi incantati.

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