Un futuro per Santa
ASCOM - Associazione Commercianti
sig. Paganelli Umberto
Buonasera a tutti. Voglio ringraziare Spazio Aperto di Via dell’Arco per l’opportunità
che ha dato alle forze della città per poter essere propositivi e per poter valutare
l’ottimo lavoro che hanno fatto le tre dottoresse coordinate dal professore.
Porto i saluti del nostro presidente sig. Papini e di tutto il Consiglio direttivo
ASCOM che non può essere presente, cercherò io di esporre i nostri sentimenti, le
nostre proposte, i nostri sogni per vedere Santa Margherita un pochino più efficiente
e più consona a quello che si merita.
ASCOM è un’associazione che rappresenta circa 250 commercianti, quindi opera in
nome e nell’interesse di una significativa forza del tessuto produttivo di Santa
Margherita.
Questa Associazione, che oggi rappresento, è costantemente impegnata nella tutela
dei propri iscritti, nel voler mantenere, preservare e implementare il commercio in
Santa Margherita e Portofino, e di conseguenza anche tutto ciò che gravita intorno ad
esso.
Ovviamente, per sopravvivere in questo momento così agguerrito e ormai globalizzato,
perché basta un click per avere sotto controllo ed essere a pieno contatto con tutte
le più belle località del mondo, Santa Margherita si deve attrezzare, deve essere un
po’ più agguerrita e propositiva per camminare al passo con i tempi.
Noi come ASCOM, insieme con il Comune di Santa Margherita Ligure, abbiamo fatto,
crediamo, un buon lavoro nel definire il nuovo Piano Commerciale Comunale, che
salvaguarda appunto il commercio e lo salvaguarda soprattutto dall’espandersi di
cooperative di vendita e di supermercati, perché noi riteniamo che la tipicità del
piccolo commerciante sia anche un po’ la storia del nostro borgo e quindi vada
preservata a tutti i costi, oltre ad assicurare posti lavoro ai nostri residenti.
La città vive soprattutto di un’industria che è il turismo, perché è l’unica
industria, assieme a poche altre, che effettivamente dà vita alla cittadina di Santa
Margherita, però per questo bisogna fare, come diceva il collega del Gruppo
Albergatori, un’operazione di destagionalizzazione perché Santa Margherita Ligure
vive solamente della stagione estiva, una stagione che, purtroppo, rischia di
accorciarsi sempre di più.
Destagionalizzare sarebbe utile anche per non far migrare le famiglie, non far
allontanare i giovani, perché il giovane ha bisogno di lavorare dodici mesi, la
famiglia ha bisogno di mantenersi dodici mesi, e il fatto di stagionalizzare troppo il
turismo e di conseguenza il commercio e tutto l’apparato produttivo di Santa
Margherita Ligure porta inesorabilmente ed inevitabilmente al fatto che i giovani si
allontanino e la nostra città diventi una città con una scarsa vitalità ed una bassa
propensione al consumo.
Noi pensiamo che Santa Margherita Ligure debba proiettarsi nel futuro, proiettarsi
in un futuro molto, molto più dinamico, in un futuro che per destagionalizzare deve
affacciarsi anche al turismo che amo chiamare d’argento: turismo d’argento vuol dire
far arrivare persone che non sono più in età lavorativa, del Nord Europa, del Nord
Italia, dove non hanno un clima come il nostro, oggi ne è la dimostrazione, che
possano nei mesi invernali venire da noi e poter godere di proposte all inclusive di
tour a livello paesaggistico, a livello enogastronomico, culturale, SPA con
talassoterapia, ecc., cose che attualmente a Santa Margherita sono poco proposte o
perlomeno poco pubblicizzate.
Chiaramente va evidenziato che la congressualità, nei mesi invernali, sarebbe
veramente una cosa auspicabile, perché assieme ad altri eventi importanti quali quelli
sportivi procurerebbero anche una pubblicità indiretta alla città per quanto riguarda
la visibilità verso l’esterno, propedeutica poi per la stagione estiva.
E’ purtroppo di questi giorni la notizia che il Centro Congressi sia saltato
momentaneamente, e questo è un grosso danno secondo noi, un grosso danno per il
semplice motivo che avrebbe portato sicuramente migliaia di persone durante l’anno.
La zona in cui era previsto (zona stazione) come dicevano giustamente le architette
prima, sarebbe stata riqualificata: attualmente è un bruttissimo biglietto da visita
per coloro i quali arrivano in treno, per coloro i quali accedono alla nostra città.
Oltre a creare ulteriori parcheggi e a snellire il traffico cittadino (entrando
in Santa Margherita molti avrebbero parcheggiato le macchine nella zona), avrebbe
contribuito anche a un miglioramento sotto il profilo dell’inquinamento.
Io amo parlare anche di comprensorialità, nel senso di comprensori globali. Il
“morte tua vita mia” dei piccoli centri che si fanno la guerra per strapparsi il
turista piuttosto che la manifestazione secondo me deve essere superato, superato per
il semplice motivo che noi dobbiamo proporci verso l’esterno come un’area omogenea
turisticamente parlando.
Ad esempio il comprensorio potrebbe partire da Recco e arrivare sino a Sestri
Levante, tenendo in considerazione anche l’entroterra, che è una tipicità della nostra
zona, una tipicità che purtroppo oggi per sopravvivere ha dovuto sostenere degli
sforzi non indifferenti ed in perfetto isolamento. Per noi il fatto di avere un
entroterra più rappresentativo e una sinergia a livello di comprensorio formato da
Assessorati al Commercio, Assessorati del Turismo ed organizzazioni qualificate quali
quelle degli albergatori, commercianti, pontilisti, artigiani ecc. sarebbe foriera di
ottimi risultati.
Un altro punto che deve essere preso in seria considerazione è il terzo valico. Il
terzo valico sembra solamente un affare che riguarda Genova: no, riguarda secondo noi
anche il turismo e il commercio del Levante genovese.
Il terzo valico oltre a rendere i trasferimenti via rotaia molto più rapidi,
permetterebbe anche un avvicinamento delle masse turistiche di incoming verso Santa
Margherita Ligure.
Non dimentichiamo poi ad esempio che la nostra Stazione è una stazione dove si
fermano pochi treni a percorrenza sia internazionale che nazionale, che potrebbero
far affluire altro turismo.
E’ scarsa anche l’attenzione delle istituzioni verso l’Aeroporto di Genova, che
vediamo ogni mese perdere dei voli e di conseguenza potenziali turisti. Problema
dell’aeroporto è anche quello del collegamento con i nostri comuni. I nostri sono
comuni isolati dall’Aeroporto, e il turista che deve trasferirsi dall’Aeroporto verso
la riviera attualmente spende fior di quattrini.
Noi pensiamo che tutte queste iniziative possano avere un futuro, se
effettivamente tutti noi ci crediamo e tutti noi, insieme, lavoriamo per ottenerle.
ASCOM crede molto, ad esempio, nel fatto di attuare una sinergia con gli albergatori,
perché si può dire che pur trattando attività diverse parliamo la stessa lingua,
viviamo della stessa materia prima che è il turismo.
E’ un dialogo che da molti anni cerca di decollare, un dialogo che cercheremo
prossimamente di far decollare insieme, per poter essere effettivamente propositivi e
costruttivi verso la città.
In fondo tutti noi, assieme a voi qui presenti, nati a Santa Margherita o come me
arrivati dopo, amiamo questa città. E’ una città che ha bisogno di tanto affetto e di
tanta cura, bisogna forse lasciare stare un po’ i personalismi, le beghe tra uno e
l’altro, bisogna cercare di costruire di più forse e parlare di meno.
Il genovese ha sempre avuto una bella virtù, fare i fatti e parlare poco,
purtroppo forse ci siamo un po’ dimenticati di questa tradizione.
Il nostro obiettivo è oggi proprio quello di riuscire a costruire qualcosa per
Santa Margherita Ligure, cercare di farlo anche insieme al consenso dei cittadini,
cercare di recepire le idee del cittadino al fine di poter un domani veder sorridere
Santa Margherita Ligure sotto la luce dei bei colori che le dottoresse ci hanno così
sapientemente esposto. Grazie.
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