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Canale scolmatore: interrogazione parlamentare

Per ulteriori informazioni si possono consultare gli articoli della Gazzetta "Piove, governo ladro" del 2008, "Alluvione e scolmatore" del 2014, "In attesa del canale scolmatore" del 2021.

Piazza Mazzini P.zza Mazzini: 5 ottobre 1995

Il 14 febbraio la senatrice Raffaella Paita (Gruppo Azione-ItaliaViva-RenewEurope) ha presentato l'"Interrogazione a risposta orale 3-00209" che segue:

Al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica.
Premesso che:
il territorio di Santa Margherita ligure (Genova) attende da moltissimi anni la realizzazione di un canale scolmatore per i torrenti San Siro e Magistrato, per evitare il rischio di eventi calamitosi che mettano in pericolo la sicurezza dei luoghi e delle persone;
il progetto è stato inserito nel 2014 tra quelli finanziabili dal programma "Italia sicura" e ha iniziato il suo iter, arrivando solo adesso alla fase della progettazione definitiva, per un importo pari a 620.000 euro;
la struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche che gestiva il programma "Italia sicura" è stata cancellata nel 2018, facendo rallentare questo come moltissimi altri progetti di contrasto al dissesto, nonché di prevenzione e di messa in sicurezza con grave danno potenziale, e purtroppo in alcuni casi sostanziale, per i cittadini; non è chiaro se questa opera sia considerata una priorità dagli organismi di governo regionale e dal Governo nazionale, visto che non è mai stato fino ad ora finalizzato alcun finanziamento per arrivare al suo completamento, se non quello per la progettazione di cui si è detto, e lo stesso Comune di Santa Margherita ha da poco approvato un documento di programmazione che contiene numerosissime opere senza una chiara esplicitazione di quali saranno realizzate in tempi brevi,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno ripristinare la struttura di missione "Italia sicura", che consentirebbe un più efficace e tempestivo contrasto al dissesto idrogeologico supportando anche gli enti locali nello sviluppo delle infrastrutture idriche, e in particolare quali iniziative intenda adottare perché il progetto per lo scolmatore possa avere la garanzia di essere inserito tra gli interventi finanziati con il piano nazionale di ripresa e resilienza.

Nel corso della seduta del Senato del 16 febbraio ha risposto Claudio Barbaro (Gruppo Fratelli d'Italia), sottosegretario di Stato per l'ambiente e la sicurezza energetica:

L'onorevole interrogante fa riferimento alla necessità di realizzare un canale scolmatore per i torrenti San Siro e Magistrato, nel territorio del Comune di Santa Margherita ligure, al fine di ridurre il rischio a cui risultano sottoposte persone e cose in caso di eventi alluvionali, chiedendo altresì l'opportunità di ripristinare la struttura di missione ItaliaSicura per il contrasto al dissesto idrogeologico.
A tal proposito risulta che, con il decreto n. 501 del 22 novembre 2017, dell'ex Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, ora Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica (MASE), venne approvato l'elenco degli interventi ricadenti nella Regione Liguria, la cui progettazione, fino al livello esecutivo, è sostenuta finanziariamente mediante il fondo per la progettazione degli interventi contro il dissesto idrologico del MASE, di cui all'articolo 55 della legge 28 dicembre 2015, n. 221. Nel suddetto elenco è compresa l'opera oggetto dell'interrogazione, identificata dal corrispondente codice del Repertorio nazionale degli interventi per la difesa del suolo (Rendis), per un valore di oltre 121.000 euro.
Va specificato che il finanziamento sopracitato è gestito dal Presidente della Regione Liguria in qualità di commissario di Governo per il contrasto al dissesto idrogeologico, insieme al Comune di Santa Margherita Ligure, con il quale ha sottoscritto una convenzione di avvalimento nel dicembre 2018.
La Regione Liguria rappresenta che nel luglio 2020 è stato approvato il progetto definitivo e sono state avviate le attività propedeutiche alla procedura di gara per l'affidamento del progetto esecutivo, per la quale il commissario si avvale della stazione unica appaltante regionale di Regione Liguria. In relazione alla tipologia di intervento e all'importo stimato per l'opera, nel luglio 2021, si è reso necessario procedere all'affidamento del servizio di progettazione esecutiva attraverso la modellazione building information modelling (BIM) o metodologia di modellazione informativa. Successivamente, con due provvedimenti del marzo e del maggio 2022, il commissario di governo ha perfezionato l'approvazione dei documenti tecnici di gara e determina a contrarre per l'affidamento del servizio di progettazione esecutiva e coordinamento della sicurezza in fase di progettazione. Il 26 giugno 2022, infine, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, a seguito dell'uscita sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea, il bando relativo alla gara di affidamento del servizio di progettazione esecutiva con opzione di direzione lavori e coordinamento sicurezza in fase di esecuzione per la realizzazione del canale scolmatore dei torrenti San Siro e Magistrato nel Comune di Santa Margherita Ligure. Il progetto prevede la realizzazione di un'opera idraulica in galleria di circa 2.400 metri di lunghezza, che dovrà raccogliere e convogliare una parte sostanziale delle portate di piena dei torrenti San Siro e Magistrato, al fine di risolvere il problema derivante dall'insufficiente capacità idraulica dei corsi d'acqua che attraversano il centro storico di Santa Margherita Ligure.
Il costo complessivo dell'intervento, così come evidenziato dall'interrogazione, inizialmente stimato in 33 milioni di euro, anche a causa dell'andamento dei prezzi delle materie prime, è stato rideterminato in circa 40 milioni di euro.
Si rappresenta che le risorse finanziarie non sono rinvenibili nelle dotazioni PNRR affidate alla gestione del MASE, con particolare riferimento alla misura M2 C4, subinvestimento 2.1 (Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico) che - come stabilito dal decreto del Ministero dell'economia e delle finanze del 6 agosto 2021 - è destinata solo al finanziamento di progetti in essere, ovvero già inclusi in precedenti programmazioni.
Per quanto concerne infine la questione relativa alla governance delle azioni di contrasto al dissesto idrogeologico, a fronte della riconosciuta necessità di accelerare l'attuazione degli interventi, si evidenzia come nell'ambito del PNRR sia stata prevista una specifica misura M2C4, riforma 2.1, di semplificazione e accelerazione delle procedure per l'attuazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico. La riforma, finalizzata a superare le carenze esistenti a livello di governance dei rischi idrogeologici evidenziati dalla Corte dei conti italiana, doveva mirare a semplificare e accelerare le procedure per l'attuazione dei progetti, compresa la fissazione di scadenze massime per ciascuna fase, oltre che a realizzare in via prioritaria interventi di prevenzione in linea con la valutazione nazionale del rischio e con il principio del non arrecare un danno significativo e in ultimo rafforzare il coordinamento tra i vari livelli di governo coinvolti. Detta riforma è stata portata a compimento entro il termine fissato dal PNRR, ovvero il 30 giugno 2022, superando favorevolmente il vaglio della Commissione europea.
In particolare, la riforma è finalizzata a rafforzare il coordinamento dei diversi livelli di governo coinvolti, razionalizzando i flussi di informazione, oltre a definire un piano per aumentare la capacità amministrativa degli organi responsabili dell'attuazione dei progetti, quali le autorità di bacino distrettuali e le strutture commissariali. L'impianto della riforma trova fondamento in un complesso di norme approvato nel corso del 2021 e del 2022, quali i decreti-legge nn. 77 e 80 del 2021 e il DPCM 20 settembre 2021, il decreto-legge n. 152 del 2021 e il decreto-legge n. 36 del 2022, la cui messa in discussione precluderebbe l'entrata a pieno regime delle diverse misure sopra descritte e dei loro effetti definitivi, compromettendone l'efficacia, nonché gli impegni che sono stati assunti a livello europeo.

La senatrice Paita replica:

Signor Sottosegretario, sostanzialmente lei è venuto qui a dirci con grande serenità che, con riguardo a un'opera fondamentale per la sicurezza dei cittadini del comune di Santa Margherita Ligure, in grado di risolvere definitivamente il problema dell'eventuale esondazione degli affluenti San Siro e Magistrato, questo Governo non risolverà il problema, perché non sono previsti finanziamenti.
Mi stupisce molto che sia venuto a raccontarci cosa sta facendo la Regione Liguria in termini di avanzamento e progettazione, per due ragioni. La prima è che ne ero a conoscenza, quindi la sua sottolineatura è del tutto irrilevante; la seconda è che nelle sue parole non c'è uno straccio d'iniziativa che riguardi il Governo che rappresenta.
Penso sia molto grave quello che ha detto oggi alla popolazione ligure, che in termini di alluvioni e di pericolosità tanti danni ha subito nel passato. E lo è per la ragione che appunto ci ha annunciato, ossia che il Governo non metterà un euro; poi perché, nonostante le vostre velleità di riforma del PNRR, non vi viene nemmeno in mente il tema d'inserire un provvedimento che - come giustamente ha affermato - è già in progettazione definitiva, dal momento che anche su questo ha chiuso completamente le porte.
Ciò che mi preoccupa di più delle sue affermazioni è che ci ha fatto un lungo elenco di decreti del passato per giustificare il fatto che - da ciò che mi pare di capire - non abbiate ancora deciso sull'intento di ripristinare o meno l'unità di missione ItaliaSicura. Perché penso che l'unità di missione ItaliaSicura sia fondamentale? Quest'opera, signor Sottosegretario, era prevista nell'elenco dell'unità di missione ItaliaSicura.
Voi avete deciso - e mi riferisco a una parte della maggioranza che sta dentro questo Governo - nel quadro di una formidabile iniziativa dell'ex presidente Conte, di cancellare una delle misure più positive che questo Paese aveva avuto in termini di programmazione sul dissesto idrologico. E sempre voi avete deciso in quest'Aula, con il voto di tutti i parlamentari, che doveva esserci una risposta sul tema dell'unità di missione ItaliaSicura, che doveva arrivare entro il 14 febbraio, dunque siete già in ritardo rispetto alle nostre richieste.
Quindi o non le hanno detto cosa intende fare il Governo - il che sarebbe grave, ma possibile, anche se naturalmente mi spiacerebbe per lei - oppure, semplicemente, non avete ancora deciso.
Il punto, però, è che quello che è successo anche in Turchia e in Siria dovrebbe indurci ad avere un atteggiamento responsabile, serio, pragmatico e di programmazione, sul tema del rischio sia sismico sia idrogeologico. Non si deve arrivare qui in Aula a dire a una popolazione preoccupata che la Regione sta andando avanti sulla progettazione, ma che il Governo non intende mettere un euro né nei finanziamenti esistenti né in quelli del PNRR, e neppure intende decidere o dire che cosa vuol fare per questo Paese su una tematica così importante come la sicurezza dei cittadini.
Delle tante volte in cui mi è capitato di ricevere risposta a un'interrogazione, questa è quella in cui si è toccato maggiormente il fondo. Le dico questo con grande preoccupazione, signor Sottosegretario, perché questa risposta non ha dato nessunissimo tipo di segnale su nessuna delle questioni poste. Anzi, glielo dico anche in modo molto chiaro: tale risposta, in maniera pilatesca, lascia il problema al livello delle autorità locali. Penso che sia davvero un gesto molto grave.
Non sono affatto soddisfatta. Mi auguro che la prossima settimana sulla questione di ItaliaSicura vi sia un pronunciamento da parte del Governo, perché non si può andare avanti in questo modo e perché quello che sta succedendo nel Paese è solo un piangere le vittime.
Bisogna capire che è necessario fare e programmare interventi. Non vi va bene ItaliaSicura? Fate qualcos'altro, ma fate qualcosa! Oltre a parlare di rave e di POS, dei decreti o degli emendamenti che piacciono a Lotito , occupatevi un po' anche della sicurezza degli italiani!

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