Premesso che come assessore all'ambiente e sindaco di Santa Margherita Ligure ho seguito tutte le fasi della nascita della Riserva Marina del Monte di Portofino fin
alla costituzione della stessa nel 1999, trovo sconcertante cosa ho fotografato ieri [6 luglio 2023] mentre ritornavo da Portofino: come si può vedere
dalla foto mede1 spostate, imbarcazioni ormeggiate vicino a riva, ovviamente con ancore, in piena riserva C2.
Allora mi chiedo che fine ha fatto l'ordinanza del Circomare di Santa Margherita Ligure n. 22/2023 (art.4) che consente la balneazione in quella zona fino a 100
m da scogliera o costa a picco e di conseguenza vieta il transito e ancoraggio delle imbarcazioni e che dispone l'obbligo di segnalare la zona con boe rosse con
distanza tra di loro non superiore a 50 m o in caso di impossibilità al posizionamento delle boe ordina la pubblicità in varie lingue dei limiti consentiti alla
balneazione nelle spiagge libere; per inciso le boe in questo tratto partono dalla parte del Covo di NE e si interrompono a metà del percorso, ovviamente creando
confusione e pericolo per i bagnanti; da parte sua che fine ha fatto la disposizione dell'Area Marina Protetta detta il Miglio Blu (linea che va da punta
pedale alla punta della Cervara) che dovrebbe essere in vigore dal 30 giugno al 30 settembre, anch'essa legata alla tutela della balneazione?
Due estati fa poi mi ero già meravigliato quando la Riserva Marina trionfalmente annunciava la ripiantumazione della poseidonia nella zona C tratto Covo di NE
e Capo Nord; per chi conosce il territorio, la baia da noi sammargheritesi chiamata "piazza spiaggia lunga" era
un luogo dove regnava la poseidonia in tutta la sua estensione, ovvero zona C. Un continuo ormeggio selvaggio, oltre al ripascimento con materiale che molte volte
soffoca la poseidonia, nata anche per riossigenare l'ambiente, credo che in parte abbia vanificato questo sforzo.
La domanda è: perché l'area marina non organizza ormeggi fissi contingentati a distanza regolare dal litorale atti ad evitare l'ormeggio selvaggio e, cosa non
da poco, procurare incassi per l'area stessa e creare posti di lavoro?
In estate quando percorro quel tratto di mare per seguire gli atleti della Canottieri Argus non ho mai visto il gommone dell'Area Marina protetta controllare
il territorio e l'ho sempre visto ormeggiato in calata ben coperto, mentre ho visto quasi giornalmente la guardia costiera pattugliare la zona.
L'unica mia speranza è il Sindaco di Portofino, oggi presidente pro tempore dell'Area Marina, perché, considerando quanto ha realizzato a Portofino, si capisce
che è uno che pensa al bene della comunità, e la realizzazione di un campo boe nella zona C della riserva come è a San Fruttuoso e Camogli sarebbe una chiara
posizione della tutela ambientale compatibile con la vocazione turistica e con la possibilità di create posti di lavoro qualificato, in quanto gli addetti
potrebbero essere anche le guide dell'Area marina, e autofinanziare l'ente stesso.
Però, nonostante tutti gli accordi internazionali che dettano le regole per tutelare l'ambiente, al momento di agire, come evidenziato sopra, casca l'asino;
diventa difficile o scomodo far applicare i consigli e continuiamo imperterriti a rovinare l'ambiente.
Ad esempio è da anni che a Santa Margherita Ligure manca un piano del traffico che prevede la rilevazione dell'inquinamento atmosferico e acustico, però si
prevedono parcheggi in struttura (probabilmente utili) senza però considerare l'impatto in città, non si realizzano piste ciclabili (se la scusa è che le strade
strette consiglio di girare e vedere le altre città), non si riutilizzano le acque reflue del depuratore per gli usi non domestici (è stato inaugurato nel 2013, 10
anni fa!) e si spreca acqua potabile, poi alla televisione si vedono intere popolazioni prive di acqua (ma sono lontane!), non si controlla l'inquinamento dei
torrenti e si hanno problemi alle foci, non si incentivano le coltivazioni locali con mezzi biologici e la vendita a km "0", dando in uso anche le proprietà
comunali abbandonate; il che significa non tutelare il mantenimento dei terrazzamenti e la giusta regimentazione delle acque, con la conseguenza che alle prime
precipitazioni, ormai sempre cospicue, i torrenti potrebbero allagare.
1 Colonna o piramide di muratura, asta metallica o di legno che segnala bassifondi o scogliere, e indica il passaggio alle navi
2 La zona C (Riserva Parziale) si estende ai due lati del Promontorio di Portofino ed è famosa per le sue praterie di Posidonia oceanica