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    Pezzi di storia

Alfred Noack, fotografo

ritratto E' datata intorno al 1830 la "meravigliosa invenzione", così venne definita, della fotografia, che ben presto si impose come strumento utile a memorizzare, enfatizzare e trasferire i segni del paesaggio.
Proprio in quegli anni, il 25 maggio 1833, nasce a Dresda, allora capitale del regno di Sassonia1, August Alfred Noack. Il padre è medico condotto, la famiglia evangelico-luterana. A circa vent'anni si dedica allo studio della xilografia e dell'incisione con l'artista Hugo Bürkner (1818-1897) alla Königliche Kunstakademie, l'Accademia di belle arti di Dresda; in quegli anni conosce probabilmente il maestro della fotografia tedesca Hermann Krone (1827-1916).
Nel 1856 si trasferisce a Roma, dove lavora come incisore presso l'Istituto Archeologico Germanico e fa parte della Deutscher Künstlerverein (Associazione di artisti tedeschi), un ambiente che lo mette in contatto con la cosiddetta "Scuola Romana di fotografia". Viaggiò molto, soggiornò tre anni in Toscana e nel 1863 si stabilì a Genova, dove aprì uno studio fotografico nei pressi della cattedrale di San Lorenzo, in Vico del Filo. SML 1
Nel 1863, a Dresda, sposa Elise Friederike Königsdörfer con la quale avrà due figli, Giovanni Augusto nel 1865 ed Ernesto Gualtiero nel 1867.
La sua produzione spazia dai ritratti ai paesaggi: tra i primi politici, garibaldini, borghesi, nobili, anche la sorella di Giuseppe Mazzini, Antonietta Mazzini Massuccone. L'impegno principale è però rivolto alle campagne fotografiche nel territorio, soprattutto nelle "tre Riviere" (Costa Azzurra, Ponente e Levante ligure).
Nel 1865 è ammesso nella loggia massonica Trionfo Ligure ubbidiente al Grande Oriente d'Italia; nel 1867 si iscrive al Deutscher Phothographen-Verein (Associazione tedesca dei fotografi).

Pur viaggiando nelle principali città dell'arco alpino e dell'Italia centro settentrionale, celebri sono le foto di Genova e dintorni eseguite da Noack, soprattutto SML 2 dopo il 1880 e fino alla sua morte, il 21 novembre 1895. Sarà sepolto a Staglieno, nell'area del Cimitero Protestante.
Il figlio Ernesto prosegue lo studio fotografico2 insieme al fotografo milanese Carlo Paganini: nel 1903, alla morte di Ernesto, lo studio rimarrà a quest'ultimo.
Carlo Paganini muore nel 1926 e l'erede, la moglie Maria, vende al Comune di Genova l'intero archivio "Paganini-Noack" costituito da oltre 4.000 negativi; una parte andrà distrutta a seguito di un bombardamento durante la seconda guerra mondiale.

Noack spazia tra ritratti, opere d'arte, palazzi storici, manufatti architettonici, panorami urbani… ma il suo nome è legato soprattutto alle fotografie dedicate alle riviere liguri e alla città di Genova: i suoi lavori, pubblicati spesso in forma anonima nelle riviste e nelle guide turistiche a cavallo tra i due secoli, contribuirono molto alla diffusione dell'immagine turistica della Liguria. Non a caso il giornalista Giuseppe Marcenaro ha parlato di Noack come SML 3 «inventore» della Riviera.
SML 4 Noack produsse inizialmente dagherrotipi (su lastra di rame), in seguito lastre di vetro che numerava progressivamente. Per la stampa privilegiò immagini virate seppia.
Paraggi
Portofino
Portofino Vetta
Portofino Kulm


1 Dal 1871 farà parte dell'impero tedesco
2 Che nel frattempo si è trasferito in Via Caffaro

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