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    Pezzi di storia

Gianfranco Pastine, tenore

ritratto 1 «Ho fondato questa società di concerti, dieci anni fa, insieme ad altri amici, con l'intento di creare in città una vita musicale ad alto livello»: a parlare è Gianfranco (per gli amici Franco) Pastine, sammargheritese DOC, intervistato dal quotidiano La Stampa1. Ricorda Metropolitan l'"Associazione Lirico Concertistica di Santa Margherita Ligure e del Tigullio", costituita nel 1973 con sede a Villa Durazzo per promuovere attività concertistica e corsi di perfezionamento di arte vocale e scenica, della quale è presidente e direttore artistico.

Pastine nasce il 1° novembre 1937 a Santa Margherita da una famiglia di albergatori: fin da ragazzo evidenzia una notevole propensione per il canto. Inizia gli studi a Parma per poi continuare al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano.

Pavarotti Luciano Pavarotti e Gianfranco Pastine
nella villa pesarese di "Big Luciano"

Nel 1961 debutta a Genova nel dramma L'incoronazione di Poppea di Claudio Monteverdi.
Nel 1969 vince il concorso nazionale AsLiCo2 di Como (Associazione Lirica e Concertistica) e si esibisce al Teatro Nuovo di Milano3 con l'opera Silvano di Pietro Mascagni. ritratto 2
Prosegue gli studi di perfezionamento e "dopo quelle prime esperienze Gianfranco Pastine calca con pazienza e sempre maggior entusiasmo i teatri di provincia per poi proseguire passo dopo passo la sua esaltante carriera nei più prestigiosi e famosi teatri del mondo: dal Metropolitan di New York al Teatro alla Scala di Milano, dal Colón di Buenos Aires al Municipale di Rio de Janeiro, dal Regio di Parma allo Staat Opera [Staatsoper] di Vienna, dall'Arena di Verona al Comunale di Firenze…"4

Ricciarelli Katia Ricciarelli e Gianfranco Pastine nel 1980
a Santa Margherita Ligure in occasione dei Master Class

Una vita in giro per il mondo, ricca di esperienze tra le quali, come lui ebbe modo di raccontare, un ferimento in scena: «Ero a Bergamo impegnato in Romeo e Giulietta. Nel duello con Tebaldo fu tale la nostra irruenza che venni ferito ad una mano. Riuscii a terminare, sanguinante, la recita: subito dopo svenni e fui addirittura ricoverato.»
Il 2 giugno 1984 fu nominato Cavaliere dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini.

Legato sempre a Santa Margherita, dove aveva la famiglia (la moglie Maria Marenco e la figlia Elisa) e il sogno di «un grande festival di spettacolo e musica. Vorrei far conoscere la Riviera in tutto il mondo anche per la lirica; una sorta di appuntamento musicale annuale per appassionati come Salisburgo ad esempio. Naturalmente dovrebbe essere di altissimo livello, con grandi solisti e orchestre di fama internazionale. »4

Tra gli amici più vicini a Franco Pastine c'erano Vittorio Bellatalla, Mario Chiodi, Renato Dirodi, Vincenzo Mangini (Enzo), Angiolino Quaquaro: con alcuni fondò l'Associazione "Amici della musica" che diventerà in seguito "Associazione Lirico Concertistica". A Dirodi si devono alcuni aneddoti che meglio restituiscono la figura del personaggio.
Aveva svolto il servizio militare negli alpini ed era rimasto sempre legato alla Sezione dell'Associazione Nazionale Alpini di Santa Margherita: quando poteva partecipava alle cene organizzate per finanziare le attività solidaristiche. Partecipò anche, in incognito, a una rassegna di cori di montagna al Palazzetto dello sport di Genova: in quell'occasione fece fare un figurone all'ANA di Santa Margherita cantando l'assolo "Ma se ghe pensu".
Le difficoltà iniziali per entrare nel mondo della lirica provocarono un momento di sconforto, durante il quale lavorò nell'albergo dei genitori, ma poi il maestro Nino Scattolini di Milano lo convinse a ritornare sui suoi passi.
Al ritorno dalle tourné, dove aveva l'opportunità di familiarizzare con personaggi famosi, manteneva sempre un profilo modesto, senza la minima altezzosità: gli amici gli furono sempre vicini, consultando assiduamente le riviste specializzate per gioire dei suoi successi.
Alla vigilia della sua partenza per New York, ospite del Metropolitan, Franco decise di festeggiare con Quaquaro e Dirodi. Si imbarcarono sul suo veloce motoscafo Boston Whaler per un pranzo Da Giovanni a San Fruttuoso: al ritorno, complice qualche bicchiere di bianco di Portofino, ingaggiarono una vera e propria gara col vaporetto di turisti. Presero l'onda del vaporetto a forte velocità, il motoscafo sobbalzò e Franco cadde pesantemente su un piede e se lo ruppe. Svanì così l'appuntamento con il Metropolitan, che fortunatamente fu riproposto l'anno seguente.
Fu in quell'occasione che conobbe Mario Lazzarotto, un melomane veneto transitato a Santa Margherita per lavoro ma poi emigrato negli Stati Uniti, che durante la sua lunga permanenza a New York non perse un'opera con protagonista un tenore italiano, facendo poi l'impossibile per incontrarlo e instaurare un rapporto di amicizia. Sarà Franco Pastine a indurre Mario a tornare in Italia: durante una sua vacanza a Santa Margherita Mario aveva espresso velatamente il desiderio di tornare… combinazione, pochi giorni dopo il suo ritorno in America, Alfredo Lazzaretti aveva messo in vendita la propria pizzeria e Franco immediatamente la propose a Mario. Fu così che cambiò vita: lasciò baracca e burattini e tornò a Santa Margherita dove aveva lavorato da ragazzo prima di andare a cercar fortuna nella Grande Mela (diceva a tutti che lui l'America l'aveva trovata a Santa Margherita).
Oltre a Pastine, a New York Lazzarotto aveva conosciuto Luciano Pavarotti: capitò così che Pavarotti venne a Santa Margherita per far visita a Franco Pastine e a mangiare dal suo amico Mario Lazzarotto, proprietario del Ristorante da Alfredo. Dopo pranzo rimase seduto per molte ore nella veranda del ristorante a parlare: non era tipo da passare inosservato e la gente che passava lo guardava con stupore.

Riuscì a portare la Carmen di Bizet al Covo di Nord-Est: era il 4 settembre 1994. "Luci psichedeliche spente, tavoli ritirati nel fondo, file di seggiole a trasformare la sala in platea, la pedana per il ballo ribattezzata buca per l'orchestra. Sul palcoscenico (limitato da un fondale con ventagli dipinti, unica concessione al colore spagnolo) gli interpreti, solisti e coro, in abiti civili: niente azione, naturalmente, esecuzione oratoriale." In quell'occasione Pastine vestì anche i panni di Don José.
Nel 1995 il cartellone curato da Pastine prevede undici appuntamenti ospitati nei luoghi più significativi di Santa Margherita: Villa Durazzo, l'Imperial Palace Hotel, Piazza Caprera e ancora il Covo.

Gianfranco Pastine muore il 17 agosto 2008: a 16 anni di distanza il suo sogno di "un grande festival" rimane tale.


1 7 agosto 1982
2 Riconosciuta dallo Stato come istituzione per la formazione di giovani cantanti lirici. L'organizzazione delle stagioni di concerti cesserà nel 2007.
3 In Piazza San Babila, chiuso nel 2022.
4 "Gianfranco Pastine tenore" a cura di Emilio Carta, 2009

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